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Più di 3mila visitatori, un ottimo volume di affari, un pubblico interessato alle proposte, tra artisti storicizzati e autori emergenti: insomma, buona la prima edizione di Cremona Art Fair, la fiera moderna e contemporanea andata in scena dal 24 al 26 marzo 2023, negli spazi del Padiglione 1 di CremonaFiere, il secondo polo fieristico lombardo. Organizzata da T.O.E. e diretta da Paolo Batoni, con il sostegno del Comune di Cremona e il patrocinio dell’Associazione Industriali di Cremona, la fiera ha presentato 39 gallerie d’arte, provenienti da varie città italiane e di cui tre straniere, a comporre le due sezioni. La Main Section ha coinvolto 33 gallerie consolidate nel panorama nazionale, con opere dall’arte moderna a quella contemporanea. Art Projects era invece dedicata a progetti e gallerie che presenteranno principalmente solo show e duo show, ponendo in dialogo artisti provenienti da diversi background.

«Cremona Art Fair ha fatto il suo esordio con un’ottima risposta da parte del pubblico. Ottimo anche il volume d’affari», ha commentato Batoni, direttore e ideatore della manifestazione. «Siamo molto soddisfatti del risultato di questa prima edizione. Tutto ciò ci fa sperare in una prossima edizione ancora migliore e coinvolgente per il territorio», ha continuato Batoni, che è anche il direttore di Lucca Art Fair, kermesse gemella di questa a Cremona, accennando anche alle altre attività che hanno caratterizzato questo appuntamento inaugurale.

Oltre alla parte espositiva, ha infatti suscitato interesse anche il ciclo di Talk curato da Arianna Baldoni, che ha coinvolto manager, consulenti, professionisti e testimonial di eccellenza e che presto sarà disponibile in formato video sul sito ufficiale di Cremona Art Fair. Apprezzamento anche nei confronti delle visite guidate lungo il percorso espositivo della fiera, a cura di Francesca Baboni e per 20+ a call for DRAWINGS, progetto interamente dedicato al disegno. Attraverso una call for artists, curata da Camilla Remondina in collaborazione con la direzione artistica del Premio, sono selezionate le migliori opere su carta per dar vita ad un progetto espositivo che si è configurato come uno studio sulla fenomenologia del disegno, base comune e condivisa di ogni esperienza artistica.

Cremona Art Fair 2023. Foro courtesy Tiziano Mainieri






 
 
 
  • Writer: L D
    L D
  • Mar 9, 2023
  • 1 min read

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’Amministrazione Comunale di Terzo di Aquileia vi invita alla mostra di pittura di Marina Carraro e Laura Pozzar, allestita presso la Galleria Calligaris, Palazzo Municipale.

L’inaugurazione è prevista per il giorno sabato 4 marzo alle ore 18:00. Oltre alla presenza delle artiste è prevista la partecipazione di Alda Iuri, che curerà la presentazione.


La mostra sarà aperta dal 4 al 12 marzo, dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.


Ingresso libero


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Pasolini Chi? Il corpo come strumento di lotta nell’epoca della cancel culture è il titolo della rassegna d’arte contemporanea in mostra alla Casa della Musica a Cervignano del Friuli, in provincia di Udine. La rassegna, alla sua edizione numero diciasette, ospita le mostre di Stefano Questorio e Laura Pozzar.

© Stefano Questorio, Isolatamente

Pasolini Chi? La nascita della rassegna

La rassegna, promossa dal Circolo ARCI Cervignano APS, è realizzata con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, il sostegno del Comune di Cervignano del Friuli, Comune di Rivignano-Teor e Cassa Rurale FVG, con il patrocinio di PromoTurismo FVG e la collaborazione di numerosi enti pubblici e privati.

Inaugurata nel maggio del 2022, con un progetto internazionale contro il bullismo nelle scuole, la rassegna è proseguita con un approfondimento sulla cancel culture (tema generale del progetto) con i filosofi Pier Aldo Rovatti e Raoul Kirchmayr e con la seconda edizione della residenza sull’Isola di Anfora (Grado) e la successiva mostra personale dell’artista vincitore della residenza, allestita nel centro storico di Marano Lagunare.

Nel mese di settembre la rassegna è continuata al Teatro Pasolini di Cervignano del Friuli con un’esperienza vissuta dal pubblico con il regista Silvano Agosti, che insieme all’attrice Paola Agosti, ha proposto, fra proiezioni di film e un seminario, due giorni di riflessione sulla creazione e la libertà. Libertà di pensiero e di scrittura trattato anche nell’evento collaterale di ottobre ‘L’esilio è rotondo’ dedicato alla censura nella poesia e nella letteratura.

L’anno 2022 si è, infine, concluso al Piccolo Cinema Paradiso di Brescia, dove per l’occasione sono stati proiettati nove video o documentazioni da performance artistiche tutte incentrate sul tema del corpo.

L’anteprima di videoarte a Brescia ha dato l’avviso alla secondo parte della rassegna (ripartita il 3 marzo 2023) dedicata alle esposizioni. In questo caso, gli artisti invitati hanno ripreso le tematiche generali del progetto offrendo una personale rielaborazione dello scenario attuale con un focus sul pericolo di una ‘cultura della cancellazione’ applicata al passato, anche recente, sulla quale da tempo si è aperto un vero e proprio conflitto tra tesi contrapposte.

© Laura Pozzar, Agli estremi



Le mostre da vedere

La rassegna è curata da Eva Comuzzi e Orietta Masin e nel suo allestimento vede dialogare gli artisti Stefano Questorio (Thiene, 1968) e Laura Pozzar (Monfalcone, 1981).

Stefano Questorio, di preciso, è il vincitore della Residenza in Solitaria sull’isola di Anfora a Grado avvenuta nell’agosto 2022 e presenta immagini estratte del suo lavoro Isolata-mente. Il progetto è un taccuino-racconto di fotografie selezionate durante e post-residenza. Il progetto fotografico di Questorio, in realtà, non rappresenta la sua unica attività artistica. L’autore, proveniente da un altro comparti delle arti performative, è infatti un interprete di danza e teatro per compagnie teatrali del panorama nazionale e internazionale, affiancando all’attività di performer quello di fotografo esperto in fotografia istantanea, tra cui la Polaroid.

L’installazione di Laura Pozzar, dal titolo Agli estremi, invece mette in relazione spazio, corpo, arte e suono. Il suo lavoro consiste nel lavoro meticoloso di un pianoforte di famiglia ottenuto nel “cantiere domestico” dell’artista, dopo un anno di lavoro.

Isolata-mente. Il racconto di un’isola

Il fascino del progetto Isolata-mente è stato predisposto combinando un’idea concettuale con la fisicità tecnica dell’apparecchio fotografico Polaroid, che ha permesso un risultato finale, a prescindere imprevedibile.

In primis, il diario realizzato dal fotografo è composto dal legame corpo fotografo/danzatore con la struttura “corpo” dell’isola mediante pellicole polaroid con scadenza deteriorata, fulcro dell’inatteso. Un corpo che funge da pennello all’esistenza passata sull’isola. Infatti, nell’impressione fotografica vi è la testimonianza di un processo in natura (fedelmente intesa), unione e indagine di una sequenza ritmica e anelito, tra parvenze e inaspettate cadute. Ad integrazione della sequenza d’immagini di Questorio, l’esposizione offre un girato realizzato dall’antropologo Stefano Morandini e da immagini del fotografo Alessandro Ruzzier, entrambi i quali hanno realizzato questi risultati artistici durante un incontro sull’isola tra l’artista e curatrici.

L’omaggio ai cent’anni dalla nascita di Pasolini, prevede una scelta di fotografie dal documentario Comizi d’Amore (1964), in comunione con il lavoro di Questorio il quale, in un secondo momento, ha incontrato e intervistato visivamente persone diverse per età, etnia e genere orbitando alla tematica del corpo, della nudità e della bramosia. I corpi nella loro semplice autenticità, parlanti, non gravati dall’illusione di una bellezza cliché di Comizi d’Amore, sono il fisico di chi mostra la propria fragilità senza paura, con disarmo e realtà, secondo il dilemma: cosa si cela dietro al corpo quando non è solamente esibito? Ha ancora una verità? Dai quesiti, emerge la preferenza di utilizzare delle pellicole polaroid scadute: i corpi eliminati e alterati dalla imprevedibilità diventano lo sforzo equivalente di censurare e cancellare la magnificenza e l’esaltazione del corpo nell’epoca in cui viviamo.

Agli estremi di Laura Pozzar

L’unicità dell’opera decorativa del pianoforte, installazione di Laura Pozzar, è il risultato di un silenzio intimo che dissimula la produzione artistica degli ultimi sette anni dell’autrice. È imprescindibile che il respiro e il suono ci uniscono più del corpo dai primordi della vita e sarà, dunque, il respiro di Laura, intensificato in loop, a fare da sottofondo e a portare a compimento l’installazione.

Il legame con Questorio è duplice: da un lato intende comunicare con le polaroid e dall’altro è il filo rosso dell’esposizione collettiva in apertura il 15 aprile ai Magazzini del Sale di Ariis di Rivignano – Teor.






 
 
 
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